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Serp di Google e aziende: perché devi sapere cosa sono i Risultati Rapidi

Serp Google: non solo risultati organici. La prima pagina delle ricerche su Google è molto più complessa e dinamica di quello che pensi.

Ha ancora senso sperare di ottenere traffico dai motori di ricerca in modo organico, cioè in modo totalmente spontaneo e senza pagare? Diciamo che sperare di ottenere visibilità senza un investimento in pubblicità sui motori di ricerca è sempre più difficile, alla luce della concorrenza sempre più alta nella scalata ai primi posti della prima pagina delle ricerche, in gergo Serp (search engine results page).

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Ma questa tanto ambita prima pagina di risultati da tempo non è più solo un elenco di siti che rispondono alla cosiddetta query di ricerca, sia essa una parola o una chiave composta da più parole di ricerca. Le usiamo per cercare informazioni, per fare confronti, per acquistare qualcosa o semplicemente per navigare.

Pubblicità a parte, in effetti la Serp di Google, il motore di ricerca più usato, nel formato desktop è composta esclusivamente da risultati organici, ma questi vengono organizzati in modi diversi. Dipende da parametri come:

  • il dispositivo usato (desktop, smartphone o tablet)
  • la posizione geografica
  • la cronologia delle ricerche

Cosa sono i risultati rapidi nella Serp di Google

Sembrano quasi un modo per aumentare la competizione della produzione di contenuti di qualità, cioè utili agli utenti del motore di ricerca. Lanciati prima di tutto negli Stati Uniti, i risultati rapidi delle ricerche di Google sono ormai una realtà anche nel nostro paese. Sono di diverso tipo e hanno caratteristiche diverse, ma molti strizzano l’occhio a quei contenuti in grado di dare una risposta rapida alle interrogazioni del mitico algoritmo di ricerca di Big G. La discriminante è ancora oggi semantica, sono le parole a fare da guida.

I risultati rapidi a cui Google dà spazio, integrando la classica lista dei risultati più attinenti alla tua chiave di ricerca sono:

  1. Featured Snippet/Answer Box: ti è mai capitato di cercare qualcosa è trovarti la risposta direttamente in testa alla pagina della Serp? Di fatto non è una funzione propria di Google, ma una sorta di utile riassunto con le informazioni che l’algoritmo pesca dei primi 10 siti che rispondo alla query di ricerca (di solito quelle di tipo ‘informazionale’).
  2. Knowledge Panel/Graph: hai cercato qualcosa di molto famoso? A queste chiavi di ricerca Google riserva uno speciale Box sulla parte destra, con le informazioni proposte in modo breve seguite da link di approfondimento. Solitamente, come fonte delle informazioni la fa da padrone Wikipedia, per i personaggi, e Google My Business per i brand o le aziende.
  3. People Also Ask, Entità e Ricerche Correlate: perché non prendere spunto da quello che cercano gli altri in relazione alla mia query? Ci pensa Google a farlo, per aiutarti ad approfondire e magari scoprire cose che non ti era venuto in mente di cercare. Lo fa con formati diversi in posizioni differenti della pagina (in alto dopo l’Answer Box, a fondo pagina o in un box). Essenzialmente propone le query degli altri utenti e/o contenuti correlati.
  4. Risultati Video, News e Immagini: la risposta alla tua query potrebbe essere contenuta in un video, in un’immagine o in una notizia? Google mostra un carosello con dei contenuti di questo tipo. Facile quando hai servizi come YouTube, Google Immagini e Google News…
  5. Ricerche Locali:
    • Snack Pack/Map Pack/Local Pack: cerchi qualcosa nei dintorni e vuoi sfruttare la tua posizione? Ecco la mappa con i 3 più interessanti (es. ristoranti)
    • Discover More Places: hai scorso tutta la pagina e sei arrivato a visualizzare questa sezione. Google ti mostra dei luoghi correlati alla tua ricerca che magari non conoscevi. Così, giusto per darti una mano se i risultati che hai scorso non hanno incontrato i tuoi gusti.
  6. Annunci Google Ads: come arrivare in cima alla Serp di Google? Pagando. Gli annunci Google Ads sono i primi a comparire nella pagina. Per il tuo mix di web marketing non puoi non pensare anche a questo strumento.
  7. Risultati Shopping: accorciare la distanza tra il risultato e l’utente. Con l’ecommerce Google forse ottiene il massimo risultato, proponendo in testa alla pagina, prima di qualsiasi altro sito, un carousel con le offerte relative all’articolo cercato. Come avere i propri prodotti in questo spazio? Crea un feed dei prodotti (in formato .xml) e caricarlo in Google Merchant Center. Ora puoi creare una campagna Shopping con Google Ads e associarla al feed. Non sai come mettere in pratica queste attività? Chiamaci se ti serve un consulente SEO in provincia di Varese.

Da mobile, la Serp è composta da contenuti che seguono queste stesse logiche, ottimizzati per l’esperienza su Smartphone. A farla da padrone qui, per motivi di connessione mobile, è la velocità di caricamento delle pagine. I siti più virtuosi da questo punto di vista hanno la priorità per Google che spinge molto per l’utilizzo della tecnologia AMP, utile proprio questo scopo.

Risultati rapidi e competizione per il ranking Google

Dal punto di vista dell’utente, i risultati rapidi sono molto utili e accorciano i tempi per ottenere dal motore di ricerca quello che si sta cercando. Dal punto di vista di un’azienda, e più in generale di chi produce contenuti, queste funzionalità di Google non fanno che aumentare l’impegno e la competizione per poter comparire là dove gli utenti possono trovare il tuo contenuto.

Da una parte, hai più canali e strumenti a disposizione (testi, immagini, video), dall’altra però devi pensare a una strategia SEO multiformato e multicanale.

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